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Resistenza poetica


Resisto
alle prostitute morali
che scorrono lungo fili dorati,
alle parole di carne
spezzate da denti infamanti,
resisto.
Resisto
alla noia che avvolge la luce
la piega nel buio
e ne strozza la voce,
resisto.
Resisto
agli imbratti sonori
che esaltano in coro
come nuova avanguardia,
alle righe di contorno
presso jingles commerciali
che chiamano poesia,
resisto al dolore profondo
di un errore passato,
resisto.
Resisto
al vestiario di onesto borghese
a cravatte annerite,
alle poche pretese,
al piscio del cielo
che chiamano pioggia,
alla strada sterrata
che mi spezza il cammino,
il fiato,
la voglia,
i piedi,
il respiro,
resisto.
Resisto
al pensiero di fottermi
nello stesso pensiero,
resisto.

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