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Il coraggio di essere liberi di Mancuso

– Vito Mancuso,2017 – TEA – pp.160 – € 14,00.

 

Diamo per scontato, in questa società piegata dall’opulenza, di essere liberi, lo pensiamo e, in fondo, ci crediamo. Pensiamo d’esserlo perchè possiamo acquistare qualsiasi cosa ci passi in mente d’avere anche se prodotta dall’altro capo del mondo con un semplice click. Pensiamo d’essere liberi perché così ci hanno fatto credere, costantemente. Ma essere liberi è ben altro e di certo ci vuole altro coraggio, è il coraggio non è mai gratuito, esige fatica. In questo splendico saggio di Mancuso si delinea un percorso.

«la vera arte non è mai solo spontaneità: è soprattutto regole, rigore, tecnica, precisione, canonicità.»

«una condizione indispensabile della libertà è la solitudine, quei pochi momenti nei quali non indossiamo più alcuna maschera perché, essendo soli con noi stessi, non calchiamo nessun palcoscenico.»

«Dicendo solitudine si intende una cosa diversa da isolamento. L’isolamento è prodotto dagli altri su di noi, la solitudine è prodotta da noi stessi sugli altri. L’isolamento è subìto, la solitudine è voluta.»

«la medesima dinamica che governa ogni altro fenomeno vitale, a partire dalla cellula, la cui membrana è chiusura (protezione) e insieme apertura verso l’esterno (scambio); e della medesima dinamica che io intuisco possa essere alla base dell’universo, che, stando a quanto ci dice la fisica contemporanea, da un lato è guidato dalla legge della espansione che lo porta a essere ogni momento più grande, e dall’altro è attraversato nelle sue fibre dalla legge opposta della aggregazione che conduce l’energia caotica primordiale a costituirsi in enti materiali sempre più organizzati fino alla meraviglia della vita consapevole.»

«Montaigne: “Bisogna riservarsi un retrobottega tutto nostro, del tutto indipendente, nel quale stabilire la nostra vera libertà, il nostro principale ritiro e la nostra solitudine”».

«Ha scritto Wittgenstein nei suoi Quaderni: “Dietro i nostri pensieri, veri e falsi, vi è sempre uno sfondo oscuro, che solo più tardi noi possiamo mettere in luce e formulare in pensiero”.»

«per essere autentica, l’esistenza deve nutrirsi anche di oscurità, deve attingere alle profondità non razionali dell’energia oscura dentro di noi, la nostra più preziosa e insondabile sorgente vitale.»

«la vita di ognuno si risolve essenzialmente in una questione di stile, e più precisamente nella capacità di generare gioia dentro di sé e accanto a sé secondo lo stile della commedia, nella capacità di portare il dolore proprio e altrui senza farsene schiacciare secondo lo stile della tragedia, e da ultimo nella capacità di lasciare la scena con serenità all’approssimarsi della fine, quando verrà calato il sipario sulla nostra esistenza e non ci sarà più bisogno di maschere perché ognuno apparirà nel suo nudo essere al cospetto della logica del mondo che prenderà definitivamente possesso di noi.»

«“Si vantano di non essere schiavi di nessun uomo, sudditi di nessuno”. Con queste parole di Eschilo, risalenti al 472 a.C. si inaugura in Occidente il concetto di libertà.»

«Se non esiste una reale libertà a livello personale, è assai improbabile che possa esisterne una a livello politico, dove gli enormi interessi economici producono condizionamenti e messaggi subliminali di ogni tipo, comprano il pensiero di molti cosiddetti opinionisti, e imbastiscono permanenti campagne elettorali senza elezioni i cui seggi sono supermercati e megastore. E poi perché uno si dichiara di destra, l’altro di sinistra, l’altro ancora né di destra né di sinistra senza che neppure lui stesso sappia bene a destra o sinistra di che? È per aver compiuto un libero e spassionato esame di tutte le diverse proposte politiche, oppure è per un istinto irrazionale che prima porta a schierarsi da una parte e che solo dopo consente di valutare uomini e programmi sulla base dell’avvenuto schieramento? È quindi realmente possibile non essere “sudditi di nessuno“ come Eschilo orgogliosamente descriveva il suo popolo?»

«Niels Bohr: ”Ci sono due tipi di verità: le verità semplici, dove gli opposti sono chiaramente assurdi, e le verità profonde, riconoscibili dal fatto che l’opposto è a sua volta una profonda verità“»

«Ci troviamo così di fronte non a due vie, di cui una è vera e l’altra falsa, ma a una condizione strutturale della mente nel suo rapportarsi all’essere. E come la meccanica quantistica e la teoria della relatività, pur non essendo conciliabili tra loro, sono entrambe vere nel senso che entrambe descrivono adeguatamente la realtà, così, allo stesso modo, i concetti di libertà e di necessità, pur non essendo teoreticamente conciliabili tra loro, interpretano entrambi una dimensione della realtà in modo veritiero.»

«Dialettica. Il termine deriva dal verbo greco dialégomai (formato dalla preposizione diá e dal verbo légo, la cui radice lg è la medesima di logos e di altre parole fondamentali) e rimanda al dialogo, o per meglio dire all’arte del dialogare, cioè a quell’uso del logos in quanto parola o linguaggio che non è semplice conversazione né tanto meno chiacchiera, ma esposizione e richiesta di argomenti, e che perciò non teme di trasformarsi in confutazione quando gli argomenti dell’interlocutore appaiono deboli o inesistenti. Si tratta di un uso della parola che ha lo scopo non di passare il tempo ma di indagare il tempo, e con esso il senso del nostro passare al suo interno.»

«Kant: ”È dentro noi stessi che dobbiamo cercare l’avversario“.»

«il Tao Te Ching, con parole di 2500 anni fa: ”Il bene più alto è simile all’acqua“.»

«coloro che amano la verità della vita più delle dottrine nella loro rassicurante staticità, e che non temono di ritrovarsi soli ma hanno il coraggio di essere liberi, capiscono che non devono limitarsi a un unico punto di vista ma praticare un pensiero mobile, tale da circondare l’oggetto da tutti i lati e ottenere conoscenza per contatto reale.»

«un prigioniero cui è stata concessa la libertà di scegliersi la prigione.»

«Si è sempre sottomessi a ciò che si ama. L’amore è più forte, quindi è anche una prigione della libertà, e significativamente coloro che hanno posto al centro delle loro aspirazioni l’indipendenza e l’autocontrollo hanno sempre messo in guardia dall’esperienza dell’amore consigliando di evitarlo, o perlomeno di neutralizzarlo.»

«”eppure il mondo non lo riconobbe; venne tra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto” (Giovanni 1,10-11).»

«Nell’Iliade non ci sono buoni o cattivi ma solo prigionieri, corpi soggiogati dall’impero della forza, “la forza che piega gli uomini, la forza dinnanzi alla quale si ritrae la carne degli uomini” e da cui “nasce l’idea di un destino sotto il quale i carnefici e le vittime sono del pari innocenti, i vincitori e i vinti fratelli nella stessa miseria”.

«La libertà infatti per gli esseri umani è un tormento di cui sbarazzarsi il prima possibile vendendola al miglior offerente.»

«Il gravoso esercizio della libertà infatti impone solitudine e per questo, vista la sua natura sociale, “nulla mai è stato per l’uomo e per la società più intollerabile della libertà”.»

«gli esseri umani hanno a disposizione i libri e le idee che potrebbero liberarli, ma i più non se ne curano.»

«Siamo parte di un immenso processo chiamato universo che produce ordine mediante disordine, organizzazione mediante caos, evoluzione mediante involuzione: ovvero logos + caos.»

«Occorre superare ogni forma di dualismo secondo cui o siamo necessità o siamo libertà, o siamo natura o siamo cultura, o siamo neuroni o siamo anima, e comprendere invece che siamo sia necessità sia libertà, sia natura sia cultura, sia neuroni sia anima. La chiave consiste in una visione evolutiva dell’essere, pensato come energia.»

«Il biologo Christian de Duve, premio Nobel per la medicina nel 1974 e non-credente quanto a fede religiosa, ha parlato della materia cosmica come di “polvere vitale”, sostenendo che il sorgere della vita è inscritto nella struttura stessa dell’essere.»

«Così la più antica Upanis.ad: “Quello che è l’Atman dentro di noi, è la traccia che permette di giungere all’intero universo: per suo tramite infatti si conosce tutto l’universo”.»

«Plotino:“Più di una volta mi è capitato di riavermi, uscendo dal sonno del corpo, e di estraniarmi da tutto, nel profondo del mio io. In quelle occasioni godevo della visione di una bellezza tanto grande quanto affascinante che mi convinceva, allora come non mai, di fare parte di una sorte più elevata, realizzando una vita più nobile: insomma di essere equiparato al divino, costituito sullo stesso fondamento di un dio”.»

«Cercate di ricondurre il divino che è in noi al divino che è nell’universo».

«sant’Agostino:“Non uscire fuori di te, rientra in te stesso, la verità abita nel profondo dell’uomo”.»

«Eraclito due millenni e mezzo fa: “Per l’uomo il carattere è il suo demone”.»

«Io penso infatti che l’indeterminazione non riguardi solo la velocità e la posizione delle particelle subatomiche; riguarda anche la vita della nostra mente […] la direzione delle nostre passioni e soprattutto la condizione del nostro cuore, di cui possiamo nominare la posizione solo se esso nel suo battito non procede troppo veloce. Succede infatti che quando esso oltrepassa una certa velocità, diviene impossibile per noi indicarne la posizione: potrebbe trovarsi dall’altra parte della Terra, essersi insediato nel petto di un’altra persona, essere invecchiato all’improvviso di anni, oppure tornato indietro a quand’era bambino. »

«Un essere umano […] è veramente libero solo se lo è anzitutto da se stesso e dal suo personaggio, o addirittura dai diversi personaggi che la vita gli fa recitare nell’ambito delle variegate situazioni che costituiscono l’intreccio dell’esistenza. E questa libertà di sé rispetto a sé non è per nulla scontata, neppure in coloro che appaiono agli altri come spiriti liberi […] Anzi, a questo riguardo occorre considerare che non sono pochi coloro che mirano a passare come supremamente indipendenti rispetto al mondo e alle sue convenzioni, ma finiscono in realtà per essere vittime di una schiavitù interiore verso il proprio anticonformismo ancora più pesante e talora ridicola.»

«Dall’ego non posso uscire, però lo posso trasformare. Questa trasformazione o conversione dell’ego è il lavoro spirituale, è la meta verso cui gli esercizi spirituali in quanto esercizi di libertà possono condurre.»

«Si diventa veramente liberi quando ci si libera dai fantasmi della mente; quando si mette a tacere l’ego con le sue pretese e le sue paure e si apre la mente all’aria pulita della realtà; quando si depone il desiderio di autoaffermazione e ci si accinge a servire il mistero dentro cui siamo capitati nascendo.»

«Si tratta di cambiare. Il compito consiste in un’azione, un cambiamento, una trasformazione. Il pensiero-rumore: trasformarlo in pensiero-silenzio. Il pensiero-sospetto: trasformarlo in pensiero-fiducia. Il pensiero-conquista: trasformarlo in pensiero-contemplazione. Il pensiero al servizio dell’io: trasformarlo in pensiero al servizio del mondo. Il pensiero-ansia che rosica dentro: trasformarlo in pensiero-sorgente di pace. La realizzazione di questo lavoro interiore finalizzato alla trasformazione è ciò che consegna l’esperienza spirituale a chi la conduce con gioia e con serietà.»

«Agostino: “Non uscire fuori di te, rientra in te stesso, la verità abita nell’uomo interiore”.»

«ephḗmeros: “che dura solo un giorno“.»

«Thich Nhat Hanh: ”Sorridere è molto importante. Se non sappiamo sorridere non ci sarà pace nel mondo. La pace non si raggiunge organizzando manifestazioni di protesta contro le armi nucleari. La pace del mondo si costruisce sulla nostra capacità di sorridere, respirare ed essere pace in noi stessi“»

«Montaigne affermava al riguardo che ”filosofare è imparare a morire“, e poi specificava: ”La meditazione della morte è meditazione della libertà. Chi ha imparato a morire, ha disimparato a servire. Il saper morire ci affranca da ogni soggezione e costrizione“.»

«compiere il movimento costitutivo della religio […] collegando la mia libertà a quel senso più grande che si manifesta come armonia generatrice del cosmo, della vita, dell’intelligenza, dell’arte, dell’amore e che mi sostiene nella ricerca del bene e della giustizia.»

«Io penso che tutto alla fine sia una questione di arte. Anche la libertà è arte, è una particolare manifestazione artistica: quella dell’arte di vivere.»

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