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Italo Calvino

 

di ciò che sa diffida; ciò che ignora tiene il suo animo sospeso [da Palomar]

Scrittore eclettico e raffinato, Italo Calvino ha lasciato un’impronta profonda grazie ad una produzione eterogenea e senz’altro originale. Romanzi e racconti, caratterizzati da una fervida immaginazione e spunti di riflessione filosofica, hanno affascinato lettrici e lettori di tutto il mondo.
Nato il 15 ottobre 1923 a Santiago de Las Vegas, un sobborgo di L’Avana, a Cuba. Dopo essersi trasferito in Italia all’età di due anni, trascorre la sua giovinezza a San Remo, dove suo padre è agronomo. Durante la seconda guerra mondiale, si unisce al movimento partigiano, un’esperienza che influenzerà le sue opere future.

Forse la mia vocazione vera era quella d’autore d’apocrifi, nei vari significati del termine: perché scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto; perché la verità che può uscire dalla mia penna è come una scheggia saltata via da un grande macigno per un urto violento e proiettata lontano; perché non c’è certezza fuori dalla falsificazione [da Se una notte d’inverno un viaggiatore]

Dopo la guerra, inizia a studiare letteratura presso l’Università di Torino, dove si laurea con una tesi su Joseph Conrad. Durante questi anni, entra in contatto con importanti figure letterarie dell’epoca, quali Cesare Pavese e Elio Vittorini, che lo introducono nel mondo editoriale e lo incoraggiano a coltivare il suo talento. Diverrà negli anni, dopo la scomparsa di Pavese, punto di riferimento del mondo letterario Einaudi e sarà un pungente intellettuale come pochi (a proposito si legga lo scambio epistolare con un altro intellettuale di spessore dell’epoca: Leonardo Sciascia – L’illuminismo mio e tuo).
Le opere di Calvino spaziano fra vari generi letterari. e non si avverte mai la sensazione della ripetizione che talvolta è presente in altri autori. Lo stile si caratterizza per la notevole sperimentazione formale e l’uso di temi complessi, spesso legati alla filosofia e all’immaginazione.
Uno dei suoi romanzi più celebri, Il sentiero dei nidi di ragno (1947), narra la storia di un giovane partigiano nella Resistenza italiana. Costituisce l’esordio letterario e descrive una visione cruda e realistica della guerra.
Calvino è anche noto per la trilogia I nostri antenati (1952-1959), composta da tre romanzi: Il visconte dimezzato, Il barone rampante e Il cavaliere inesistente. Questa trilogia presenta personaggi stravaganti e situazioni surreali, mescolando abilmente il fantastico con il reale.
Uno dei lavori più noti è il romanzo Le città invisibili (1972), una raccolta di descrizioni di città immaginarie, narrate attraverso i dialoghi tra Marco Polo e l’imperatore Kublai Khan. Quest’opera rappresenta un esempio straordinario della sua maestria nella creazione di mondi fantastici e allegorici.
Altri libri particolarmente interessanti sono: il meta romanzo Se una notte d’inverno un viaggiatore (1979), che guarda ad una sorta di post-modernismo e Palomar (1983) che rappresenta l’apice dell’osservatore disincantato.
Italo Calvino è stato senza ombra di dubbio un innovatore letterario, che ha lasciato un’impronta significativa sulla narrativa contemporanea. Sostenitore dell’importanza della letteratura come strumento di comprensione del mondo, attraverso le sue opere, ha esplorato molteplici temi come il potere dell’immaginazione e il ruolo dell’individuo nella società. La sua scrittura si distingue per la capacità di intrecciare su piani differenti la fantasia e la riflessione filosofica dando luogo a testi del tutto originali.

 

 

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