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Frammento #3

 

Forse il tempo non ha musica. Sceglie di non averne, per non destar sospetto, per evitare che qualcuno possa rallentarne l’andatura, così come potrebbe essere per un brano musicale. L’uomo prova a scandirlo, ciascuno ha un suono per ogni immagine, e talvolta non lo sa, ma accade. Accade che una preghiera o una poesia, un passo di un romanzo che tanto ci ha turbati perché terribilmente vero si accompagna nella nostra memoria ad una musica. Non banalmente un pezzo, una composizione specifica, ma un incedere musicale, tutto un incedere musicale. La mestizia del genere umano è nata nel momento in cui la musicalità del suo spirito è stata sepolta dal rumore assordante dell’interesse. Il danaro e la comodità degli scranni del potere hanno assopito l’anima del mondo.

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