La morte di Ivan Il’ic di Tolstoj
La morte di Ivan Il’ic
– Lev Tolstoj, 2014 – Garzanti – pp. 90 – € 8,00.
Poche pagine per raccontare l’angosciosa consapevolezza della natura umana. Poche pagine per scorrere l’intera vita di un uomo misero come tanti, incastrato in meccanismi sociali che tolgono il fiato fino a ridurti un automa a passo con i tempi. Poche pagine per raffigurare il dolore nelle sembianze di un uomo morente che scorge la vita pulsare nel corpo dei suoi familiari i quali fingono una disperazione che poco ha di genuino. Ed Ivan, steso sul letto, col dolore atroce della la consapevolezza del suo destino, si allieta al sostegno del servo, e si spegne nella luce del pianto sincero del figlio, per il quale sospira, non tutto è stato vano.
Massimiliano Città
Massimiliano Città, nasce in quel di Cefalù (chè Castelbuono, dove la famiglia risiede, non ha ospedali e le levatrici hanno smesso d’esser tali) in un’afosa giornata di luglio del 1977 con un blues in Eb sulla pelle. Inciampa e si rialza nel cortile di nonna, dove fantasmi e amici iniziano ad affollare la mente. Viaggia da solo. Cresce artisticamente nel gruppo Kiroy, accolita palermitana di scrittori, pittori e musici. Nel 2004, sotto lo pseudonimo di VagabondoEbbro, pubblicato da CUT-UP Edizioni di La Spezia, esce il racconto «Delirio di un Assassino», inserito nella raccolta “Lost Highway Motel”. Ha pubblicato «Keep Yourself Alive» (2009, Lupo Editore), «Tremante» (2018, Castelvecchi) «Rumori» (2017, Bookabook), «Incisioni» (2023, L’Erudita) e «Agatino il guaritore» (2024, Il ramo e la foglia). Sul blog massimilianocitta.it conduce periodicamente alcune rubriche letterarie tra cui «Cinque domande, uno stile».